Obiezione di Coscienza
Sia la didattica che la ricerca svolta dai docenti del CCS rispetta la normativa italiana in tema di sperimentazione animale. Gli studenti universitari possono comunque dichiarare la propria Obiezione di Coscienza al docente di un corso nel cui ambito si svolgano attività o interventi di sperimentazione animale, al momento dell'inizio dello stesso.
L'articolo 1 della Legge n. 413 del 12 Ottobre 1993 sancisce infatti che "i cittadini che, per obbedienza alla coscienza, nell'esercizio del diritto alle libertà di pensiero, coscienza e religione riconosciute dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, dalla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e dal Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici, si oppongono alla violenza su tutti gli esseri viventi, possono dichiarare la propria obiezione di coscienza ad ogni atto connesso con la sperimentazione animale". Va precisato, tuttavia, che la sperimentazione sugli animali non viene di norma usata durante le esercitazioni (didattica pratico-teorica) ed è praticamente da escludere che vengano effettuate sperimentazioni su animali durante le lezioni frontali. La sperimentazione animale infatti necessita, anche se fatta a scopo di ricerca o di didattica, sia della regolare autorizzazione da parte degli Organi ministeriali sia dell'autorizzazione da parte del Comitato per la Sperimentazione Animale dell'Università degli Studi di Padova (CEASA)
Relazioni presentate all'iniziativa sulla sperimentazione animale del 30 ottobre 2013, rivolta agli studenti del I anno delle lauree triennali in Biologia e Biologia Molecolare
Relazione Prof. Riolfatti
Relazione Prof.ssa Russo
Relazione Prof. Pievani
Relazione Prof.ssa Baldan